Sottoscritta una convenzione tra Regione Fvg e la Federazione delle Bcc, per la gestione delle pratiche relative alla nuova sezione del Fondo di rotazione in agricoltura (L.R. 80/1982). Come previsto dalle norme regionali in vigore, il convenzionamento con gli istituti di credito è necessario affinché vi sia la piena operatività di questo strumento così importante per l’agricoltura del territorio, con una dotazione di circa 180 milioni di euro.
«Il Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione - spiega Maurizio Urizio, amministratore del Fondo di rotazione – ha individuato le politiche di supporto e sviluppo per l’accesso al credito tra i fabbisogni prioritari della strategia dello sviluppo rurale. Il convenzionamento con le banche si è dimostrata la soluzione più adeguata per garantire al meglio il connubio indispensabile tra l’esigenza di garantire il rispetto della normativa sugli aiuti di Stato con l’opportunità di consentire all’imprenditore agricolo le condizioni ottimali per negoziare con il sistema creditizio la concessione dei fondi agevolati».
«Il Credito Cooperativo non dimentica le sue radici rurali ed è sempre pronto ad attivarsi per il sostegno alle imprese rurali del nostro territorio – aggiunge il presidente della Federazione delle Bcc del Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro -. Lo dimostra la nostra attività legata all’erogazione del credito agrario che, nel 2017, ha riguardato ben 386 pratiche per complessivi 42,3 milioni di euro. Nel totale, le erogazioni legate al Fondo di rotazione hanno costituito una fetta rilevante poiché hanno interessato 273 pratiche per quasi 20milioni di euro erogati. Gli impieghi complessivi nel settore primario ammontano a 394 milioni, pari al 13,5 per cento degli impieghi totali alle imprese regionali, collocandoci in una posizione di leadership».
I nuovi interventi agevolati prevedono finanziamenti, in alcuni casi a tasso zero, riguardanti investimenti da parte delle imprese di produzione primaria e di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La novità, a livello nazionale, consiste nel fatto che le risorse a disposizione per tali investimenti deriveranno, oltre che da fondi regionali, anche da contributi finanziari concessi dalla Ue attraverso il Feasr all'Autorità di gestione del Psr. In sintesi, saranno previsti finanziamenti agevolati con durata fino a 20 anni per investimenti a copertura del 100 per cento della spesa ammessa (Iva compresa) più l'eventuale capitale circolante strettamente necessario. Sarà possibile accedere a una quota di provvista del Fondo Psr a tasso zero dal 50 al 100 per cento del costo dell'iniziativa finanziata. La modalità di presentazione e gestione delle domande di finanziamento sarà semplificata e veloce poiché avverrà direttamente presso gli sportelli delle Bcc.
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