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20/01/2009 Bcc Credifriuli
Trentatré.

CrediFriuli fa trentatré. Il 24 gennaio infatti, sarà inaugurato il nuovo sportello dell'Istituto di credito a Udine, in via Crispi 45, la trentatreesima succursale tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Una scelta nata dalla volontà di consolidare la presenza nel capoluogo friulano, che rafforza CrediFriuli come la banca di credito cooperativo più grande, per numero di filiali, in regione.
«Siamo presenti in gran parte della provincia di Udine e non solo, con una filiale anche a Bibione e a Grado – ha affermato il presidente, Luciano Sartoretti. – Uno dei nostri punti di forza è proprio la capillarità sul territorio, che ci consente di venire incontro alle esigenze, seppur diversificate, della nostra clientela con un ampio ventaglio di servizi. Perseguiamo – ha aggiunto – lo sviluppo del territorio, delle sue attività economiche e di conseguenza il miglioramento della vita delle persone. Un miglioramento che passa attraverso un continuo ascolto delle necessità e dei bisogni, una promozione della cultura e dell'arte, un sostegno allo sport e alle associazioni locali. Per noi infatti – ha aggiunto – è importante sostenere attraverso la beneficenza o la sponsorizzazione, le iniziative che nascono spontaneamente dal territorio, senza imporle». Il tipo di finanza perseguita da CrediFriuli è finalizzata alla costruzione del bene comune, strumento di sviluppo per l’economia reale.
La nuova succursale di via Crispi sarà la terza della città dopo quelle di via Duodo 5 e di via Emilia 75. Una realtà nata nel 2001 dalla fusione di due storiche Bcc, quella dell’Alto Friuli e quella di Cervignano, le cui masse amministrate nel 2008 sono state di oltre 1 miliardo e 239 milioni di Euro, di cui oltre 590 milioni di Euro di Raccolta diretta, con un incremento del 8,2%, e oltre 460 milioni di Euro di Impieghi economici verso la clientela, pari ad una crescita dell’5,9% rispetto l’anno precedente.
«L’intero sistema del Credito Cooperativo – ha affermato Sartoretti – è in crescita, con notevoli possibilità di sviluppo. Per questo, nonostante il periodo di crisi, apriamo la nuova filiale convinti di poterci togliere altre soddisfazioni offrendo concretezza e sicurezza, perché l’economia – ha concluso – deve comunque progredire».

Articolo su Messaggero Veneto del 25 gennaio 2009.

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