Come hanno affrontato gli enti del Terzo settore il cambiamento della Riforma? Come si sono preparati all’evoluzione di un intero pezzo di associazionismo? Quali sono i dubbi, le preoccupazioni e le necessità? Viene vissuta come un’opportunità o come una sfida?
Le risposte a queste e ad altre domande sono contenute nel Terzjus Report 2021 “Riforma in movimento” realizzato dall’Osservatorio giuridico Terzjus per misurare lo stato dell’arte della riforma ancora in corso di quello che viene ormai definito il Terzo Pilastro del Paese.
Il Report contiene l’analisi dei dati raccolti dalla voce di oltre 1600 tra reti associative, cooperative e di volontariato che hanno condiviso le loro esperienze e il loro vissuto con la Riforma. Il documento è composto da cinque sezioni e riunisce i contributi di accademici, esperti e professionisti del settore ed è una sorta di manuale di istruzione per capire cosa c’è nella riforma e dare indicazioni agli enti su come recepire i cambiamenti che li riguardano.
Qui alcuni dati di sintesi:
- L’87% dei soggetti intervistati vuole iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS), requisito per definirsi “Ente del Terzo settore”.
- 1 ente su 2 ha già adeguato lo statuto, solo 1 ente su 6 la conosce bene e ne percepisce gli effettivi vantaggi.
- L’86% giudica l’iter ingiustificatamente lungo e si attende un’accelerazione nell’applicazione.
- Solo il 25% degli enti conosce le modifiche più importanti del 5 per mille, e l’obbligo di bilancio sociale preoccupa anche chi non è tenuto a farlo.
- La riforma viene apprezzata per aver introdotto un corpus unitario di norme, ma è ancora poco conosciuta per gli aspetti promozionali
Qui il documento integrale del Rapporto che è scaricabile in modo gratuito dal sito di Italia non profit.
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